“I Lakota amavano la terra e tutte le cose della terra, questo attaccamento cresceva con l’età. Gli anziani arrivavano letteralmente ad amare il suolo e si sedevano o si sdraiavano sulla terra con il sentimento di chi ristabilisce il contatto con un potere materno. Era una buona cosa che la pelle toccasse la terra e agli anziani piaceva togliersi i mocassini e camminare a piedi nudi sulla sacra terra…“**
Il modo in cui oggi intendiamo il nostro rapporto con la terra non è più quello degli indiani d’America.
Basta osservare le immagini dello scioglimento dei ghiacci e del deserto che avanza. E bastano i segnali che cogliamo nel quotidiano. Temperature sempre più elevate, brusche variazioni delle condizioni meteo, violente precipitazioni. È evidente che sono in atto dei grossi cambiamenti climatici.
Gli esperti imputano questi mutamenti all’aumento delle concentrazioni di anidride carbonica nell’atmosfera. In particolare all’uso di combustibili fossili e a come è cambiato il modo di coltivare la terra.
L’agricoltura è fra i settori produttivi responsabili dell’aumento delle emissioni di anidride carbonica. Dall’allevamento intensivo ai mezzi usati per il trasporto delle materie prodotte, dall’uso dei fertilizzanti allo sfruttamento indiscriminato dei suoli.
Consapevoli di questo scenario, abbiamo deciso di profondere il nostro impegno in un’attività agricola sostenibile, da cui ottenere prodotti naturalmente buoni e sani. E allo stesso tempo frutto di processi rispettosi dell’ambiente e delle persone che rendono possibile tutto ciò, grazie al loro lavoro.
La nostra è una scelta etica. Siamo consapevoli che la Terra è di tutti, che è giusto preservarla per le generazioni future e che solo le buone pratiche, vissute nel quotidiano e raccontate agli altri, possono innescare comportamenti virtuosi.
Cosa facciamo nel quotidiano per ridurre l’impatto delle emissioni di CO2
Pratichiamo un’agricoltura naturale: abituati a vedere la stessa frutta e verdura tutti i giorni dell’anno sugli scaffali sei supermercati, stiamo dimenticando che ogni stagione ha i suoi colori e sapori. Per questo rispettiamo la terra che coltiviamo. Lo facciamo seguendo i suoi tempi, senza forzare le stagioni e senza impoverire il suolo. Nella nostra azienda pratichiamo la rotazione delle colture e ci ricordiamo sempre che il terreno è un “essere vivente”, ricco di piccoli micro-organismi.
Non usiamo sostanze chimiche inquinanti: nei terreni della nostra azienda non facciamo uso di sostanze chimiche, né per rendere la terra più fertile né per estirpare le erbacce. Crediamo infatti che la terra non abbia bisogno di troppi interventi, perché da sola sa come ottenere il meglio. E anche come difendersi dagli insetti nocivi e dalle piante infestanti. Non facendo uso di sostanze chimiche non inquiniamo il terreno e non minacciamo la vita degli insetti. La loro presenza, infatti, è fondamentale per garantire la variabilità delle specie vegetali.
Non compriamo semi: seminiamo il nostro grano duro ormai da tre generazioni e i grani antichi della nostra Regione, di cui siamo orgogliosamente coltivatori custodi. Ciò contribuisce a salvaguardare la biodiversità e ad evitare che ci sia una omologazione produttiva.
Filiera corta: le nostre produzioni sono a chilometro zero. Il grano viene seminato nei nostri campi in provincia di Arezzo, in Val di Chiana. Viene poi macinato a pietra in un mulino anch’esso dalla tradizione storica, per ottenere la farina integrale con cui produciamo la pasta. In modo artigianale, con essiccazione a basse temperature e con ingredienti semplici, farina integrale e acqua.
Piantiamo nuovi alberi: per favorire l’assorbimento di CO2 ogni anno piantiamo alberi che vanno ad arricchire il bosco presente nell’azienda di famiglia. A breve si aggiungerà anche un campo di bambù, pianta considerata una vera “acchiappa CO2”.
Cosa facciamo per sensibilizzare sull’importanza di ridurre le emissioni di CO2
Contribuiamo a diffondere i concetti dell’agricoltura sostenibile: partecipando a fiere ed iniziative, ci impegniamo affinché si diffonda una cultura della sostenibilità, per ritornare a produrre rispettando il suolo e l’ambiente.
A questo proposito, dal 12 al 14 luglio l’Azienda Agricola Vestri parteciperà alla manifestazione Il Respiro della Terra, promossa dall’Associazione La Grande Via, presso la Mausolea, a Soci, in provincia di Arezzo. Insieme ad altri coltivatori custodi della Regione Toscana offriremo il nostro contributo per spiegare l’importanza di abbracciare nuovi stili di vita.
**Simboli sacri degli indiani d’America – Visioni e riti del popolo pellerossa, di Christopher Dubois, Area 51.